Assunta
(lunedì 18 marzo 2013)
Categoria: Rabbia
NON CI RESTA CHE.....PIANGERE!
01:42 del 18-03-2013
Continuo a seguire tutte le porcate che stanno combinando al governo e noto un quadro impietoso di Bersani e del suo PD, genuflessi dinanzi a Grillo.
I danni che ha ricevuto il pd con quella spece di......non so come chiamarlo, sono tanti, per non parlare dei danni al Paese. Nei giorni e nelle settimane che hanno seguito la "non vittoria" elettorale, il Pd è apparso preda di una sorta di delirio
Bersani e il suo partito, sono perdenti per vocazione. Privi d’idee, vivono di fantasie e di rancori.
Bersani assomiglia sempre più alla brutta copia di Vendola, è ormai paranoico patologico.
Fatti loro? Si ma anche fatti nostri.
In questa confusione totale, smacchiare giaguari e pettinare bambole, è l’unica cosa comprensibile che Bersani il furioso è riuscito a dire sinora. Quel sigaro che ostenta sempre in bocca, come vorrei girarlo e so io dove gliel'ho metterei.
E' il grande uomo che, mentre parla di discriminazione e dei diritti dei meno fortunati, si arruffiana con subdoli finanzieri, con saccheggiatori di banche e con sperperatori di pubblico denaro, sembra soltanto un’associazione nata soltanto per la gestione del potere e nulla più.
Oltre al solito pregiudizio contro Berlusconi, hanno solo saputo annunciare, sicuri della vittoria, tra i primi provvedimenti, la cittadinanza agli extracomunitari dopo 5 anni.
Anche sul ruolo svolto da Monti, e sulle scelte del suo governo, le contraddizioni del PD non sono mancate, gargamella ha detto che Monti ha fatto bene solo perché ha disarcionato Berlusconi. E poi basta.
Hanno chiesto voti agli elettori per proseguire direttamente la guida politica del governo e per porre rimedio all’allarme sociale che loro stessi, in silenzio, avevano consentito che si alimentasse.
I PD sembrano giocatori delle tre carte: Vendola di qua, Monti di là. Carta che vince e carta che perde. Monti che sostiene di aver salvato l’Italia, Vendola che l’accusa d’averla affossata.
Perse e vinte nello stesso tempo le elezioni, cosa che può riuscire solo a politici e partiti come Bersani ed il PD, il premier azzoppato rincorre Grillo, l’antieuropeo, l’antisistema, l’anti tutto, l’anticamera di un nuovo orrore.
Monti invece ora si propone per la Presidenza del Senato. Senatore a vita per nomina, senza neanche essersi messo in discussione e con il suo scarso consenso elettorale. Da non credere!
Non siamo messi bene in Italia!
Bersani e Monti, insieme, con cinismo, hanno mortificato la povera gente, hanno prodotto disoccupazione, incentivato la recessione, creato disagi sociali, bloccato lo sviluppo e messo in ginocchio il Paese, senza poi parlare dei molteplici suicidi, che se la vogliamo dire tutta, sono omicidi annunciati. Sia l’uno, che l’altro sono ancora là ad indignare il Paese.
Meriterebbero un Vaffanculo (scusate ma quando ci vuole ci vuole) grande quanto tutta la voragine dei conti del Monte de Paschi di Siena. Non so più che dire, queste elezioni, ci hanno ancora di più ridicolizzati, non ci sono più certezze, non si sa dove girare la testa e sopratutto non sappiamo di che morte moriremo. Berlusconi è da condannare, ok! Ma pensate un po': dove collochereste individui come Bersani e Monti? Sono certa che Dante Alighieri, li collocherebbe all'inferno, dovrebbe però stabilire in quale bolgia, in quella degli imbroglioni, o dei mentecatti o dei ladri o degli sperperatori, mi starebbe bene qualsiasi posto, purchè si togliessero dalle scatole, ma penso dobbiamo tenerceli, perchè sono certa non li vuole nemmeno l'inferno.
Chissà perchè, ho la sensazione che Pur di stare a galla, il grande Bersani si alleerebbe anche con il diavolo in persona, nemmeno per un momento ha pensato alle sorti del paese e questo è ciò che ci meritiamo!
SCUSATE LA LUNGAGGINE, MA L'IMPOTENZA MI MANDA AL MANICOMIO! FOSSI SICURA DELL'ARRIVO DI UN GRANDE PERSONAGGIO, IN GRADO DI FAR SPARIRE QUESTI SANGUISUGA, SAREI DISPOSTA A PARTORIRLO IO STESSA!
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Betta (Anonimo)
(lunedì 18 marzo 2013)
Cara Assunta, ho letto con interesse ciò che hai scritto (e meno male che, per una volta, non sono io quella che si dilunga!... ma non mi hai certo annoiato) e non posso che darti ragione, anche se questo non giova al buonumore.
Bersani non ha vinto. Ha preso più voti (di pochissimo) rispetto agli altri schieramenti, ma non ha vinto. Lo smacchiatore di giaguari NON HA VINTO! A quel punto bene avrebbe fatto a prendere esempio da papa Ratzinger (ma come sto diventando "papista" ultimamente... non è da me!) e a farsi da parte, con dignità. Invece di mendicare a Napolitano, e senza alcuna dignità, un incarico da presidente del consiglio che senza avere nessuna maggioranza parlamentare è francamente imbarazzante!
Proprio lui, il nostro Gargamella, che era talmente sicuro di vincere da dire "prenderemo il 51 per cento ma governeremo come se avessimo solo il 49" per preparare la strada all'accordo post-elettorale con Monti (e con Casini), quindi senza nessun pentimento verso le politiche antisociali del governo Monti (che Bersani ha voluto far nascere quando le elezioni le avrebbe potute vincere davvero), anzi!
E adesso prova a scaricare la responsabilità della sua non-vittoria su Grillo, che ha sempre detto chiaro e tondo che non avrebbe fatto alleanze con nessuno (quindi non chiedetegli di far nascere il governo Bersani), ma non avrebbe fatto opposizione in modo ottuso: avrebbe appoggiato IN PARLAMENTO i provvedimenti ritenuti utili. E presentato, in parlamento, le sue proposte di legge. Il Parlamento, questo sconosciuto: dovrebbe fare le leggi, ma ormai si limita a votare (con la fiducia) decreti preconfezionati dal governo. Persino i politici si sono dimenticati a cosa serve (credono che Camera e Senato servano solo a pagare i loro stipendi e benefit?)
Adesso dire che "non si fa il governo per colpa di Grillo", come vorrebbe far credere Bersani, mi fa ricordare la nostra ex presidente della regione Piemonte, tal Mercedes Bresso, che dopo aver perso le elezioni (vinse il leghista Cota, anche lui pessimo elemento) ha affermato "abbiamo perso per colpa di Grillo". Colpa? Il Movimento 5 Stelle qui in Piemonte aveva preso i suoi voti, soprattutto in Val di Susa, dove il PD prima amministrava quasi tutti i comuni e dove i cittadini sono da sempre fortemente contrari al più grande sperpero di denaro pubblico dopo il ponte sullo Stretto di Messina, cioè la TAV Torino-Lione (almeno 20 miliardi degli italiani tutti per un'opera che sarà pronta, se va bene, tra 15 anni e che non serve a niente se non a ingrassare banche, imprese e partiti collusi - sia chiaro: tutti, tranne i 5 stelle - dato che la linea ferroviaria esistente è sfruttata per solo il 20% della sua capacità!). Invece il PD piemontese si è intestardito sulla TAV (una delle pochissime cose su cui il PD è d'accordo). Tutti gli amministratori locali del PD che erano contrari a questo progetto-scempio sono stati espulsi dal partito (e per lo più rieletti nei propri comuni, ma in liste civiche), perché il Piemonte per il PD guai a mettere in discussione la religione del TAV!
E ora Bersani che fa? Si GENUFLETTE a Grillo e contraddice tutto quello che fino al giorno prima delle elezioni il PD ci spacciava per assoluta convinzione: l'appoggio al governo Monti, l'apertura al centro, il rispetto degli impegni con l'Europa, l'austerità, il rigore... la TAV Torino Lione! Ma quell'uomo è ridicolo! E tutto per una poltrona da primo ministro di un governo che non starebbe in piedi due giorni!!!
Il problema di Bersani è che adesso gli stanno crollando addosso tutte le contraddizioni che ci sono nel suo partito e che fino ad ora avevano fatto finta di non vedere. Ma che gli elettori hanno visto benissimo, dato che il PD ha perso più di 3 milioni di elettori!
Bersani faccia un passo indietro, altrimenti non se ne uscirà mai, si rassegni.
Avrei ancora un milione di cose (arrabbiate) da dire, ma mi fermo qui, perché sono riuscita ancora una volta a esagerare, infatti ho scritto ancora più di Assunta.
Si vede che il lunedì è turno di chiusura. Dite la verità, preferite i giorni in cui sono al lavoro e non scrivo troppo, eh?
CHIEDO SCUSA per la lungaggine ;-)
Bersani non ha vinto. Ha preso più voti (di pochissimo) rispetto agli altri schieramenti, ma non ha vinto. Lo smacchiatore di giaguari NON HA VINTO! A quel punto bene avrebbe fatto a prendere esempio da papa Ratzinger (ma come sto diventando "papista" ultimamente... non è da me!) e a farsi da parte, con dignità. Invece di mendicare a Napolitano, e senza alcuna dignità, un incarico da presidente del consiglio che senza avere nessuna maggioranza parlamentare è francamente imbarazzante!
Proprio lui, il nostro Gargamella, che era talmente sicuro di vincere da dire "prenderemo il 51 per cento ma governeremo come se avessimo solo il 49" per preparare la strada all'accordo post-elettorale con Monti (e con Casini), quindi senza nessun pentimento verso le politiche antisociali del governo Monti (che Bersani ha voluto far nascere quando le elezioni le avrebbe potute vincere davvero), anzi!
E adesso prova a scaricare la responsabilità della sua non-vittoria su Grillo, che ha sempre detto chiaro e tondo che non avrebbe fatto alleanze con nessuno (quindi non chiedetegli di far nascere il governo Bersani), ma non avrebbe fatto opposizione in modo ottuso: avrebbe appoggiato IN PARLAMENTO i provvedimenti ritenuti utili. E presentato, in parlamento, le sue proposte di legge. Il Parlamento, questo sconosciuto: dovrebbe fare le leggi, ma ormai si limita a votare (con la fiducia) decreti preconfezionati dal governo. Persino i politici si sono dimenticati a cosa serve (credono che Camera e Senato servano solo a pagare i loro stipendi e benefit?)
Adesso dire che "non si fa il governo per colpa di Grillo", come vorrebbe far credere Bersani, mi fa ricordare la nostra ex presidente della regione Piemonte, tal Mercedes Bresso, che dopo aver perso le elezioni (vinse il leghista Cota, anche lui pessimo elemento) ha affermato "abbiamo perso per colpa di Grillo". Colpa? Il Movimento 5 Stelle qui in Piemonte aveva preso i suoi voti, soprattutto in Val di Susa, dove il PD prima amministrava quasi tutti i comuni e dove i cittadini sono da sempre fortemente contrari al più grande sperpero di denaro pubblico dopo il ponte sullo Stretto di Messina, cioè la TAV Torino-Lione (almeno 20 miliardi degli italiani tutti per un'opera che sarà pronta, se va bene, tra 15 anni e che non serve a niente se non a ingrassare banche, imprese e partiti collusi - sia chiaro: tutti, tranne i 5 stelle - dato che la linea ferroviaria esistente è sfruttata per solo il 20% della sua capacità!). Invece il PD piemontese si è intestardito sulla TAV (una delle pochissime cose su cui il PD è d'accordo). Tutti gli amministratori locali del PD che erano contrari a questo progetto-scempio sono stati espulsi dal partito (e per lo più rieletti nei propri comuni, ma in liste civiche), perché il Piemonte per il PD guai a mettere in discussione la religione del TAV!
E ora Bersani che fa? Si GENUFLETTE a Grillo e contraddice tutto quello che fino al giorno prima delle elezioni il PD ci spacciava per assoluta convinzione: l'appoggio al governo Monti, l'apertura al centro, il rispetto degli impegni con l'Europa, l'austerità, il rigore... la TAV Torino Lione! Ma quell'uomo è ridicolo! E tutto per una poltrona da primo ministro di un governo che non starebbe in piedi due giorni!!!
Il problema di Bersani è che adesso gli stanno crollando addosso tutte le contraddizioni che ci sono nel suo partito e che fino ad ora avevano fatto finta di non vedere. Ma che gli elettori hanno visto benissimo, dato che il PD ha perso più di 3 milioni di elettori!
Bersani faccia un passo indietro, altrimenti non se ne uscirà mai, si rassegni.
Avrei ancora un milione di cose (arrabbiate) da dire, ma mi fermo qui, perché sono riuscita ancora una volta a esagerare, infatti ho scritto ancora più di Assunta.
Si vede che il lunedì è turno di chiusura. Dite la verità, preferite i giorni in cui sono al lavoro e non scrivo troppo, eh?
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